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al testo di Klara Rubino
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Viscere percosse La lingua inghiottita Un tuono, fuoco vicino sì che bruciano le ciglia e Unghie raccolgo nell’antro Timori e coraggio.
Sputo di notte Visioni Compare e Risale tentazione Al collo Brividi.
Dei diurni sospiri s’impossessa Tra le mani un sacco di tela grezza Offrendo Beffardi sorrisi.
Demoni Cosparsi di piume ed acuti brillanti Feriscono solleticando i sensi E scopro dell’anima La pelle. Amo
Il Lete osservare, traslucenze e profumi Tra Paradiseidi e Sterlizie riposa Con le ali raccolte un drago Nomi esotici e note di cori affiorano
Rugiada Alla fonte del tempo Lungo le tempie Alla foce del vento Il mio Tempio.
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